Oro, Bitcoin o entrambi?
- valentinamarzioni
- 8 apr
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Nei precedenti articoli abbiamo parlato dell’Oro come riserva di valore a lungo termine e anche che l’oro è l’unico assets che in passato ha saputo proteggere dall’inflazione.
Penso che sia ormai accettato da tutti che l’Oro rappresenta un asset rifugio da avere e custodire e il continuo acquisto del bene prezioso per eccellenza da parte delle banche centrali significa solo una cosa: è un asset da avere in portafoglio per stabilizzare i rendimenti dello stesso, anche in periodi di alta inflazione o di contrazione economica.

Ma mentre l’Oro è sdoganato, ancora molta strada deve farla il Bitcoin, che è un asset digitale di recente introduzione sul mercato, solo 15 anni di storia, ma che ha dimostrato per le sue caratteristiche di avere un valore intrinseco, argomento che ho spiegato bene in questo articolo: https://www.linkedin.com/pulse/aspetta-vorresti-dirmi-che-il-bitcoin-ha-un-valore-daniele-bernardi-am8gf/
Il Bitcoin è stato disegnato per avere caratteristiche molto simili all’Oro, ma in ambito digitale, proviamo a vederle insieme:
1) Viene estratto con un programma decrescente di emissione fino ad un massimo di 21 milioni (l’oro da questo punto di vista viene estratto un poco alla volta, ma non è ben chiaro il limite fisico di esistenza nel sottosuolo)
2) I Miners sono così chiamati perché sono entità che lavorano alacremente (in ambito digitale) per vincere la competizione ed ricevere una ricompensa con nuovi Bitcoin, similarmente ai Minatori di Oro che setacciano i fiumi o le miniere in cerca di oro.
3) Il costo di produzione del Bitcoin, o estrazione che dir si voglia, è proporzionale all’energia elettrica spesa da tutti i Miners per vincere la competizione e scrivere il blocco sulla blockchain, un po’ come il costo di estrazione dell’oro è proporzionale all’energia spesa (macchinari, uomini, e tempo) per estrarre e raffinare successivamente l’oro. In entrambi i casi il prezzo di vendita deve essere superiore al prezzo di produzione, per essere sostenibile.
Ci sono altre caratteristiche, ma non voglio tediarti troppo con questi concetti, bensì vorrei provare a far passare che il Bitcoin ha una sua dignità di esistere, è scarso in ambito digitale, che di per sé è già un gran valore, e viene scambiato in tutto il mondo come un hard assets, ovvero un assets che per definizione è scarso e legato all’energia spesa per produrlo, per cui se l’energia aumenta di prezzo, questo effetto si ripercuote anche sul valore del Bitcoin stesso.
Quindi, anche se il Bitcoin è giovane in termini di anni, non si può dire lo stesso in termini di ore di trading nel mondo, perché essendo quotato 24 ore su 24, 7 giorni su 7, ha di recente superato in ore di trading lo S&P500 che è nato nel 1967, ma che quota solo 8 ore al giorno e 5 giorni alla settimana.
Non c’è ancora la certezza che il Bitcoin saprà domare l’inflazione, anche se oltre alle caratteristiche descritte in precedenza, la sua rapida crescita di valore fa pensare che decisamente, anche con una quantità “omeopatica” in portafoglio, abbia grandi possibilità di offrire non solo protezione dall’inflazione, ma anche crescita in valore assoluto, sebbene al corrispondente prezzo di alta volatilità, necessaria quando ci si aspettano alti rendimenti attesi.
Infatti il Bitcoin negli ultimi 10 anni anni è stato per ben 8 il miglior investimento in assoluto, se lo compariamo con le tradizionali asset class di investimento

Non aver avuto Bitcoin, seppur in dosi omeopatiche, nel portafoglio di investimento è stata sicuramente una scelta sbagliata del passato, indubbiamente, ma non significa che tu non possa rimediare per il futuro.
D’altronde sia Oro che Bitcoin hanno una scarsa correlazione con le principali asset class che tutti hanno in portafoglio, ovvero bond ed equity.

Pochi sanno che l’Oro è un ottimo Hedge (protezione) per il mercato azionario, infatti negli ultimi 10 anni, ogni giorno che lo S&P500 ha perso, per il 30% delle volte l’Oro ha guadagnato di più di quello che lo S&P500 ha lasciato sul terreno, mentre per il 23% delle volte ha guadagnato ma non a sufficienza per coprire completamente la perdita dello S&P500.

Questo dato fa comprendere che avere oro in un portafoglio dove c’è anche azionario, non solo è consigliato, ma è anche benefico in termini di rapporto rischio rendimento complessivo

Viceversa il Bitcoin è un ottimo Hedge per la parte obbligazionaria, dove ogni volta che l’indice Global Aggregate Bond ha perso valore, il 47% delle volte il Bitcoin ha guadagnato talmente tanto che basta il 10% della componente in obbligazioni del portafoglio per dare protezione perfetta per circa il 50% del tempo che il mercato obbligazionario ha perso.
Quindi alla domanda iniziale, meglio Oro, il Bitcoin od entrambi, la risposta sembra essere chiara e semplice: meglio entrambi, decisamente!
Poi nei prossimi giorni vediamo come implementare tutto questo in modo intelligente, stay tuned.
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